Qualche decina di migliaia di persone, una marea di giovani, donne, uomini e bambini con i colori delle popolazioni che abitano la città e che danno a Milano la gioia di una comunità accogliente, nonostante la presenza fascista e leghista e l’autoritarismo oppressivo delle istituzioni, qualunque sia il colore.
Ieri la Milano Anti-fascista, Anti-razzista e libertaria ha dato il meglio di sé, denunciando con forza le responsabilità morali e dirette nella violenza fascista di Macerata di chi semina odio contro migranti e diversi per raccogliere voti, e la responsabilità delle istituzioni che uccidono ogni giorno, attraverso le leggi sul controllo dei flussi, quanti fuggono dalla fame e dalla guerra generate dal Capitale.
Per questo gli anarchici hanno preso le distanze da quanti delegano a quelle stesse istituzioni omicide e liberticide l’anti-fascismo o lo strumentalizzano per farsi campagna elettorale. Gli anarchici della Federazione Milanese e dell’Ateneo Libertario, insieme ai compagni con le bandiere dell’USI, erano in corteo con uno striscione molto apprezzato da tutti e hanno aperto uno spezzone rumoroso e nutrito da centinaia di compagne e compagni. La denuncia della violenza fascista – e dell’ipocrisia delle istituzioni che strumentalizzano l’ondata migratoria per imporre, attraverso il ricatto della paura, il controllo militarizzato della società e del territorio – si è legata, nei nostri cori e nei contenuti del nostro spezzone, alla solidarietà internazionalista a favore dei lavoratori in lotta contro lo sfruttamento e dei popoli in rivolta contro il Capitale delle Corporation.
In molti vedendo il nostro spezzone vi hanno trovato un luogo di autentica e libera espressione della propria tensione anti-fascista, ben diverso dall’ignobile passerella elettorale della politica mainstream e dei partitelli vecchi e nuovi. Come compagne e compagni della FAM, abbiamo espresso i contenuti della nostra riflessione e della nostra lotta attraverso due volantini che abbiamo distribuito fino a finirli.
Grande è il piacere di aver visto come è andata la manifestazione di Macerata e la presenza anarchista.
L’incaricato